Sono stati pubblicati poco fa su YouTube i video del convegno “Viaggio nel mistero – Indagine su misteri e casi irrisolti” tenutosi il 16 novembre scorso allo Yacht Club di Como e organizzato dal Premio Città di Como in collaborazione con il CICAP. Eccoli in ordine cronologico.
Il mio intervento introduttivo: Il fascino del mistero (link a YouTube).
I delitti di Jack lo Squartatore: relazione di Marianna Cuccuru (link a YouTube).
Stefano Covino: Ettore Majorana, il genio svanito nel nulla (link a YouTube).
Venerdì 22 novembre alle 17.30, presso il Centro Esposizioni Lugano, sarò moderatore di una tavola rotonda intitolata Le nuove tecnologie digitali applicate alla progettazione/costruzione: la nuova era dell’intelligenza artificiale e la robotica nell’edilizia, nell’ambito del Salone dell’Edilizia Edilespo.
Per un’ora e un quarto avrò il piacere di moderare esperti d’eccezione e di parlare anche di Robodog, un cane-robot guida per ciechi. Questi sono i partecipanti alla tavola rotonda:
Professor Andrea Emilio Rizzoli, direttore dell’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale USI-SUPSI
Architetto Loris Dellea, direttore della CAT (Conferenza delle Associazioni Tecniche del Cantone Ticino)
Davide Plozza, ricercatore del politecnico di Zurigo e sviluppatore di Robodog
Alessandro Marrarosa, rappresentante di Digitalswitzerland
Christian Righinetti, esperto UAS (Unmanned Aircraft Systems) di DroneAir
A seguire ci sarà un aperitivo offerto da Securiton SA – Taverne e CAT (Conferenza delle Associazioni Tecniche del Cantone Ticino).
Ieri ero a Como per il convegno sui misteri che avevo preannunciato; è stato interessantissimo dall’inizio alla fine e spero che vengano pubblicati i video degli interventi.
Nota a margine: grazie all’esperta di criminologia Marianna Cuccuru, che ha parlato dei misteri di Jack lo Squartatore, d’ora in poi riguarderò la Serie Classica di Star Trek con occhi differenti (è complicato; chi c’era, sa), e grazie a Pierluigi Panza, che ha raccontato i misteri della vita di Raffaello, non riuscirò più a guardare un quadro senza notare la posizione delle dita delle mani nei ritratti di donna di quel periodo storico, che ha tutto un codice di significati (anche qui, chi c’era, sa). E la visita privata all’hangar storico di idrovolanti accanto allo Yacht Club è stata una chicca assoluta.
Nel mio intervento ho raccontato una chicca che ho scoperto facendo ricerche per questo convegno. Molti di voi conosceranno il mito e il mistero della Mary Celeste, un brigantino canadese di 31 metri che a dicembre del 1872 fu trovato alla deriva, senza nessuno a bordo, malconcio ma galleggiante, nell’Atlantico del nord, trascinato dalle correnti verso lo Stretto di Gibilterra. Tutto indicava che la nave fosse stata abbandonata in fretta e furia pur non essendo a rischio di affondare. Nessuna delle dieci persone a bordo fu mai ritrovata e la Mary Celeste divenne un caso classico di nave fantasma.
La vicenda della Mary Celeste colpì l’attenzione di Arthur, un giovane medico britannico, che undici anni dopo ne scrisse una versione romanzata, un racconto breve intitolato J. Habakuk Jephson’s Statement, che fu pubblicata nel 1884 e creò molto scalpore nell’opinione pubblica.
Fu il primo successo letterario del giovane Arthur, che tre anni dopo iniziò a pubblicare i suoi racconti di un detective dei misteri che usava il suo acume, la sua logica e il suo spirito d’osservazione per risolvere casi impossibili. Il cognome del giovane medico era Conan Doyle, e il suo detective era, ovviamente, Sherlock Holmes.
Il merito del persistere della leggenda della Mary Celeste (tanto da essere citata in tempi recenti anche in Doctor Who) è in gran parte suo.
Un’inchiesta giornalistica di Le Monde segnala un esempio clamoroso di tracciabilità eccessiva e pericolosa indotta dalla vanità: le guardie del corpo di vari capi di stato, da Biden a Trump a Putin a Macron, pubblicano regolarmente i propri percorsi di fitness su Strava, rivelando così le proprie identità, le proprie abitazioni, i luoghi dove vanno in vacanza e ovviamente rivelando anche dove si trovano o si troveranno i leader che sono chiamati a proteggere.
Queste guardie del corpo, infatti, spesso raggiungono in anticipo i luoghi dei summit che dovrebbero in teoria restare segreti fino all’ultimo minuto per evidenti ragioni di sicurezza. Pubblicando la propria localizzazione, con tanto di percorsi seguiti per le proprie corse di allenamento e punti di partenza e di arrivo precisi, tolgono qualunque velo di riservatezza agli spostamenti delle persone protette.
Ma come hanno fatto i giornalisti di Le Monde a risalire alle loro identità e quindi sapere chi cercare su Strava? Hanno usato un po’ di buon sano, paziente e diligente giornalismo investigativo, combinato con la competenza informatica. Nel caso delle guardie del corpo presidenziali statunitensi, l’indagine parte dalla conoscenza di un fatto: questi specialisti si addestrano per diversi mesi al centro James J. Rowley, vicino a Washington. Un dato pubblico e presente anche su Wikipedia.
Ovviamente si tengono in forma fisica mentre sono in questo centro, e lo fanno per esempio correndo nelle vicinanze. Basta quindi andare su Strava e cercare con pazienza chi posta attività su Strava in quella zona e poi posta altre corse nei luoghi in cui si trova il presidente USA nelle date corrispondenti agli spostamenti presidenziali. Il metodo è spiegato in questo video (in francese; embed qui sotto).
Il problema dell’eccesso di condivisione di dati personali non riguarda solo i politici: tocca anche qualunque persona esposta al rischio di stalking (in particolare le donne) e chiunque abbia un incarico sensibile che lo espone al rischio di aggressioni o rapimenti. Tocca anche chi semplicemente ha un bella bicicletta, di quelle costose, e se la vede rubare perché i ladri scoprono online dove abita e quali sono le abitudini della vittima, come è stato raccontato nel programma radiofonico Millevoci della ReteUno RSI al quale ho partecipato ieri (una clip audio del mio intervento è qui).
Va notato che le impostazioni predefinite di Strava nascondono i primi e ultimi 200 metri di ogni percorso; è un buon inizio, ma non è sufficiente.
Anche quest’anno Physical Pub organizza il Mese dello Spazio: una serie di conferenze, laboratori, cineforum e concerti dedicati al fascino dell’Universo, con nomi come Massimo Polidoro, Luca Perri, Giulio Magli, Giulia Malighetti, Luna Rampinelli, Aniello Mennella, Sonia Spinello, Eugenia Canale e Manuel Consigli, realizzata grazie al supporto del Comune e della Biblioteca di Segrate.
Il 23 novembre alle 18, all’Auditorium Centro Verdi, ci sarò anch’io, per parlare di ricerca della vita extraterrestre (quella seria, non quella dei fufologi).
Tutti gli incontri sono gratuiti e ad accesso libero, fino ad esaurimento dei posti; chi ha piacere può lasciare una donazione a PhysicalPub. Ove possibile vi saranno firmacopie e gadget astronomici. Io porterò qualche copia di Carrying the Fire – Il mio viaggio verso la Luna (la traduzione italiana dell’autobiografia dell’astronauta lunare Michael Collins).
Sabato 16 novembre allo Yacht Club di Como si terrà l’evento Viaggio nel mistero – Indagine su misteri e casi irrisolti, organizzato dal Premio Città di Como in collaborazione con il CICAP. Io introdurrò la sessione del mattino, che durerà dalle 10 alle 12.30, parlando del fascino del mistero in generale; poi esploreremo i misteri nel crimine, con l delitti di Jack lo Squartatore a cura di Marianna Cucurru, esperta in criminologia, e i misteri nella fisica, con l’astrofisico INAF Stefano Covino, che parlerà di Ettore Majorana, il genio svanito nel nulla. Pierluigi Panza, giornalista e critico d’arte, ci racconterà I misteri nell’arte.
Nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 16.30, sarà la volta di Marco Castiglioni (giornalista, direttore del Museo Castiglioni) con L’armata perduta di Cambise; Fabrizio Bovi (giornalista scientifico) presenterà Volo MH 370, enigma ad alta quota; e Rodolfo Rolando, membro del direttivo CICAP, parlerà de Il caso Dyatlov, morti misteriose sugli Urali.
In entrambe le sessioni ci sarà ampio spazio per le domande del pubblico. Il PDF del programma è scaricabile qui.
L’apertura al pubblico sarà alle 9:45. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti; è consigliabile prenotare scrivendo a info@premiocittadicomo.it.
Domani (25 ottobre) alle 8.30 sarò al Teatro Zandonai, a Rovereto, nell’ambito del Festival Informatici Senza Frontiere, per un incontro pubblico sul tema Intelligenza artificiale: falsi timori, rischi e benefici reali. Tutti gli eventi del Festival sono in presenza e gratuiti; per assicurarvi un posto, iscrivetevi agli appuntamenti sul sito del Festival.
A domani!
2024/10/25. Non segnalo più le Avventurette in auto elettrica semplicemente perché ormai la Dama e io siamo talmente abituati che non pianifichiamo neanche più i viaggi: non sono più avventurette! Siamo partiti da casa con il 100% di carica, fatta comodamente a casa con l’energia solare del tetto fotovoltaico, abbiamo percorso 292 km senza dover fare tappe di ricarica, e siamo arrivati all’albergo a Rovereto con un buon 10% di carica residua, dopo aver consumato 50,8 kWh. All’albergo c’è la colonnina (l’abbiamo scelto apposta) e così abbiamo messo sotto carica l’auto (una Tesla Model S 70 di seconda mano) per ripartire oggi pomeriggio e tornare direttamente al Maniero Digitale. Zero problemi.
Quest’anno il CICAPFest si tiene dall‘11 al 13 ottobre, come consueto a Padova: il programma completo è online ed è come sempre ricchissimo. Io sarò presente sia come spettatore sia come relatore:
sabato 12 ottobre alle 17.30 sarò con Pif nel cortile di Palazzo Moroni per una chiacchierata a ruota libera intitolata Un marziano sulla Luna, presentata così: “Immaginate di dover spiegare a un marziano cosa sia una bufala informatica o una teoria del complotto. Quale modo migliore se non quello di intervistare uno dei più celebri “cacciatori di bufale” del pianeta? Attraverso un viaggio tra le leggende più incredibili che popolano la Terra, dal falso sbarco sulla Luna alle teorie fantasiose sull’11 settembre, l’intervista offrirà al marziano – e a noi spettatori – gli strumenti per distinguere la verità dalla finzione. Perché in un mondo sempre più dominato dall’informazione digitale, imparare a riconoscere le menzogne diventa un’abilità essenziale, tanto per gli abitanti della Terra quanto per chi arriva da altri mondi.”
insieme al professor Vittorio Marchis sarò domenica 13 ottobre alle 10 nell’aula Nievo di Palazzo del Bo, con un intervento dedicato a come abbiamo misurato l’universo, visto che il tema del CICAPFest di quest’anno è “Misurare il mondo”.
Ovviamente sarò in giro per Padova insieme alla Dama del Maniero, a partire da sabato pomeriggio, per cui se siete da quelle parti e vi va di fare due chiacchiere o anche solo fermarvi un attimo per un saluto, fatevi vivi!