Vai al contenuto

Astronomia

Starmus La Palma, quarta giornata

Questo è il programma di oggi, quarto e ultimo giorno di questa festa di scienza e musica. Trovate i dettagli sul sito dell’evento, Starmus.com.

Kip Thorne (fisico e premio Nobel) e Lia Halloran (pittrice e fotografa) The Warped Side of the Universe. Una lezione pittorica e scientifica sulle fluttuazioni quantistiche del vuoto come mattoni costitutivi dell’Universo e come strumenti per misurare le onde gravitazionali e altri fenomeni incredibilmente fini. Inevitabile e potente il grido di allarme di Thorne per l’attacco senza precedenti alla scienza di Donald Trump e Elon Musk negli Stati Uniti.

Kip Thorne e Lia Halloran.

Marie Edmonds (Vulcanologa e petrologa) Volcano: Friend or Foe? Gli effetti negativi e positivi dei vulcani, come supporto alla vita e contenimento dei cambiamenti climatici.

Marie Edmonds.

Matt Mountain (astrofisico) Expanding Perspectives: The Power of Astronomy and Future Telescopes to Change Our World. Affascinante riepilogo delle scoperte rivoluzionarie permesse dai telescopi. Quando sarà possibile osservare le superfici di pianeti? Se la fisica quantistica viene applicata ai grandi telescopi, presto.

Kurt Wüthrich (chimico/biofisico, premio Nobel) Dark Matter in the Human Genome, RNA and Proteome. L’incredibile complessità del mondo delle proteine, raccontato con un occhio all’intelligenza artificiale e uno all’idea di “materia oscura” proteica.

Mario Livio (astrofisico, autore di bestseller) The Quest for Cosmic Life.

Donna Strickland (fisico e premio Nobel) Laser Acceleration for Medical Treatments.

George Smoot (astrofisico e premio Nobel) Stem Cell Therapy Centre Automation and Safety.

Jill Tarter (astrofisica, pioniera della ricerca di vita extraterrestre) Search for Extraterrestrial Intelligence.

Pablo Álvarez (astronauta ESA e ingegnere aerospaziale) Roads To Cosmos.

Jim Bell (scienziato planetario, ex presidente della US Planetary Society) Finding Life on Other Worlds: This Century’s Exploration Imperative.

Starmus La Palma, terza giornata

Domenica è stato un giorno relativamente tranquillo: non ci sono state conferenze, ma i relatori e alcuni ospiti sono stati portati a visitare i grandi telescopi situati sull’isola e hanno partecipato a due tavole rotonde, che però non sono state trasmesse pubblicamente.

In compenso, grazie al collega e amico Thomas Villa ho potuto chiacchierare con Jill Tarter e regalarle una sana risata con la notizia dell’IA di Google che dice che la trippa è kosher a seconda della religione della mucca.

La sera, la Dama e io abbiamo partecipato alla cena di gala, all‘aperto, con tanto di fuochi d’artificio. Stare a tavola con direttori generali di centrali a fusione e donne astronauta è stato surreale e fantastico.

Starmus La Palma, seconda giornata

Anche oggi la Dama e io, insieme a tutti i partecipanti al festival di scienza e musica Starmus, ci prepariamo a una scorpacciata di buon cibo locale e di scienza. Stamattina a colazione ci siamo trovati accanto Jill Tarter (l’ispiratrice del film Contact).

La vista dall’hotel Melià La Palma che ospita Starmus. L’isola porta ancora i segni e le cicatrici laviche dell’eruzione del 2021.

Questo è il programma di oggi:

Jane Goodall (etologa, primatologa, fondatrice del Jane Goodall Institute e Messaggera di Pace dell’ONU) Reasons for Hope. Strepitosa e lucida, con una lezione di vita e di umiltà dall’alto dei suoi 91 anni.

Jane Goodall.
Kip Thorne tra il pubblico adesso a Starmus La Palma.

Steven Chu (fisico, premio Nobel) A new approach to carbon capture. Le tecnologie per estrarre la CO2 dall’atmosfera finora si sono rivelate costosissime e inefficienti. Ma ci sono novità importanti sul fronte della riduzione dei costi che le potrebbero rendere praticabili su vasta scala. E c’è anche un materiale innovativo che fa cattura di CO2: il legno, da usare per costruzioni anche di grandi dimensioni e altezza e di lunga durata.

Steven Chu.

Xavier Barcons (astrofisico, direttore generale dell’ESO) Dark Skies and Big Telescopes, we need both. Una relazione piena di sorprese e dati sull’inquinamento luminoso, a volte proveniente da fonti inaspettate, e sulle difficoltà di costruzione e i risultati attesi dei telescopi giganti in corso di realizzazione sulla Terra.

Xavier Barcons, direttore generale dell’ESO.

Costanza Bonadonna (geologa, vulcanologa) Living on a Dynamic Planet: Lessons from the 2021 La Palma Eruption. Resoconto tecnico degli sconvolgimenti causati da una eruzione vulcanica vissuta molto da vicino: quella che ha colpito il luogo in cui ci troviamo. Fa impressione parlarne in un hotel che ha una colata lavica che gli passa accanto e porta ancora le cicatrici dei danni causati dall’eruzione.

Costanza Bonadonna, geologa e vulcanologa.
L’hotel Melià presso il quale si tiene Starmus.
L’hotel è perfettamente fruibile e molto accogliente, ma alcune zone non essenziali sono ancora transennate e rivelano i danni causati dalla discesa inesorabile della lava. Questa è la vista da un angolo del ristorante dell’albergo.

Pietro Barabaschi (fisico, direttore generale di ITER) The Power of Nuclear Fusion: From the Solar Core to Earthly Reactors. Un aggiornamento sulla situazione del reattore a fusione nucleare sperimentale ITER in costruzione in Europa: si stanno posando adesso i primi, giganteschi elementi e si spera di arrivare alle prime accensioni entro pochi anni.

Pietro Barabaschi.

Chris Hadfield (astronauta, ex comandante della ISS) The sky is falling: What to do about space junk? Il punto della situazione sui detriti spaziali, fatto da uno che ha vissuto sulla ISS e ha sentito di persona il picchiettio quotidiano di quei detriti e dei micrometeoroidi contro la superficie esterna della Stazione.

L’astronauta Chris Hadfield.

Kathryn Thornton (fisica, ex astronauta NASA) Intelsat Satellite Rescue in Space. Racconto avvincente di una missione di intercettazione e salvataggio di un satellite nella quale è successo davvero di tutto, compresa una EVA di tre persone non pianificata per agguantare a mano il satellite (con una massa di oltre 4 tonnellate), usando in tre una camera di depressurizzazione e un sistema di comunicazione previsti per gestire al massimo due astronauti e inventando man mano le soluzioni ai problemi che si presentavano continuamente. Avventure spaziali così non se ne fanno più. Chicca: è una Trekker e ha citato Star Trek nella sua presentazione.

L’astronauta Kathryn Thornton.

Anousheh Ansari (ingegnere, imprenditrice, prima donna partecipante privata a missione spaziale) Dreaming Big for the Future of Humanity in Space. L’esperienza personale di una donna che dall’Iran travolto dalla rivoluzione è andata negli Stati Uniti, ha fatto fortuna con la propria competenza ingegneristica e si è conquistata un volo nello spazio fino alla Stazione Spaziale Internazionale, istituendo un premio, l’Ansari X-Prize, per stimolare l’entrata dei privati nelle missioni spaziali con equipaggio. SpaceShip One, il primo veicolo suborbitale privato, è frutto di questo suo premio.

Anousheh Ansari.

Sara García (biotecnologa e astronauta di riserva dell’ESA) Out-of-This-World Medicine. Una vivace e colorita sintesi della medicina spaziale: effetti fisiologici e psicologici della permanenza nello spazio, risorse e protocolli medici attuali e futuri.

Sara Garcia.

Terry Virts (astronauta) View From Above – A survey of photography from the ISS. Questa relazione era prevista dal programma ma è stata saltata senza spiegazioni.

Juan Luis Arsuaga (paleoantropologo) Are the ETs humanoids? Una discussione semiseria e francamente un po’ sconclusionata sulle possibili fisiologie degli extraterrestri capaci di creare tecnologie spaziali.

Sono a Starmus La Palma: la prima giornata

Tra poco comincia la prima giornata di Starmus, evento di scienza e musica strapieno di premi Nobel e astronauti. Il programma completo è su Starmus.com. L’accesso è completamente gratuito, a patto di essere disposti a recarsi all’isola di La Palma, nelle Canarie (la Dama del Maniero e io lo abbiamo fatto di tasca nostra anche per concederci un momento di vacanza).

Posterò qui foto e sunti degli interventi dei relatori. In questo momento sono alla conferenza stampa di presentazione e dietro di me, seduto tra il pubblico, c’è George Smoot, giusto per dire.

Le autorità locali e Garik Israelian, organizzatore di Starmus (l’ultimo a destra), alla conferenza stampa di presentazione dell’evento.
Al centro, George Smoot. A destra, Michel Mayor.

Questo è il programma delle conferenze scientifiche di oggi, alle quali seguiranno concerti di vari artisti in luoghi sparsi per l’isola:

John Mather (astrofisico, premio Nobel) – From the Big Bang to Quantum Mechanics, Life, and Artificial Intelligence. Una cavalcata da capogiro nelle recentissime scoperte scientifiche in astronomia, astrofisica e IA.

È bellissimo ascoltare una conferenza scientifica all’aperto, con il sereno boato delle onde dell’oceano in sottofondo. Sul palco c’è John Mather.

Nancy Knowlton (Biologa) – Bright Spots: Making a Difference for the Planet in our Age of Rage. Ci sono tante notizie ecologiche deprimenti ed è facile sentirsene sopraffatti. Ma questo porta all’apatia. E se invece provassimo a raccontare con più evidenza i successi? Perché ce ne sono tanti, anche se poco pubblicizzati.

Miguel Alcubierre (fisico teorico) – Faster than the Speed of Light. L’ideatore di un metodo compatibile con le leggi della fisica per viaggiare più veloce della luce spiega il suo metodo. I requisiti sono… piuttosto impegnativi.

Miguel Alcubierre, ideatore di un metodo fisicamente plausibile di viaggiare a velocità maggiori di quella della luce deformando lo spazio.

Chema Alonso (esperto di sicurezza informatica) – Hacking AI. Una carrellata folgorante di tecniche per scavalcare le scadenti salvaguardie delle IA attuali e convincerle a… uccidere Brian May!

Michel Mayor (astrofisico, premio Nobel) – Billions of planets in the Milky Way – 30 years of discoveries and new challenges. Uno degli scopritori dei primi esopianeti presenta lo stato dell’arte della ricerca di pianeti al di fuori del nostro sistema solare. Ora siamo in grado, in alcuni casi, non solo l’esistenza, ma anche la composizione chimica delle loro atmosfere: Mayor spiega come si fa e come faremo nel prossimo futuro.

Jane Lubchenco (scienziata dell’ambiente, ecologa marina, ex Administrator del NOAA) – A New Narrative for the Ocean. Soluzioni concrete per ripensare il ruolo dell’oceano non come vittima ma come motore della soluzione di problemi come fame, inquinamento e cambiamento climatico.

Bernhard Schölkopff (informatico) – Is AI Intelligent? Esempi geniali spiegano che gli attuali grandi modelli linguistici non sono e non possono essere intelligenti perché non gestiscono la causalità.

Valentín Martínez (fisico solare) – Living With a Star: the Good, the Bad and the Ugly. Le tempeste solari hanno effetti spettacolari in termini visivi, ma anche conseguenze disastrose sulle infrastrutture tecnologiche e sui voli spaziali: lo stato dell’arte delle previsioni di meteorologia spaziale, con una bella citazione dell’Evento di Carrington e di altri blackout più recenti causati dai sussulti del Sole.

Rafael Yuste (neuroscienziato) – Can You See a Thought? Neuronal Ensembles as Basic Units of Brain Function. L’ipotesi che i pensieri emergano non al livello dei singoli neuroni del cervello, ma a quello degli insiemi di neuroni, supportata da una dimostrazione di come si può impiantare un’idea o un’immagine in una mente. Per ora è quella di un topolino, ma la speranza (leggermente inquietante) è che si possa applicare alle persone per gestire o curare malattie della mente.

Sul piano personale, è stato un piacere ritrovare qui un amico e una firma ricorrente tra i commentatori di questo blog: Pgc, che lavora qui da vari anni e ha permesso a me e alla Dama del Maniero di vedere l’isola con gli occhi di chi ci abita e non con quelli dei turisti. Il posto è davvero incantevole, molto a misura d’uomo, ed è ovviamente un paradiso per chi ama l’astronomia.

Domani ci sarà un’altra raffica di conferenze scientifiche: cercherò di riassumervele, ma il fiume di informazioni e di eventi è difficile da seguire senza esserne travolti. Sui miei canali social troverete altre foto dell’evento.

Ad astra!

Annunciate le date della Sci-Fi Universe 2026: 17-18 gennaio, sempre a Peschiera del Garda

Dopo il successo dell’edizione 2025 della convention di fantascienza, astronomia e astrofisica Sci-Fi Universe che ho il piacere di co-organizzare e co-presentare insieme all’allegra squadra dello Stargate Fanclub Italia, è già partita la preparazione dell’edizione 2026. Abbiamo già fissato le date per quella che speriamo sarà la vostra prima convention di ogni nuovo anno: l’appuntamento è per il weekend del 17 e 18 gennaio 2026.

Potremo trascorrere insieme un intero fine settimana (e qualcuno fra noi minaccia “forse anche di più”, visti gli entusiasmi di tanti partecipanti arrivati la sera prima quest’anno), alternando momenti interessanti ed istruttivi ad altri allegri e divertenti, tutti accomunati dalla fantastica atmosfera di amicizia e convivialità che contraddistingue la Sci-Fi Universe fin dalla sua prima edizione.

Il luogo scelto per le edizioni passate sembra proprio piacere tanto a tutti, per cui restiamo anche per il 2026 al Parc Hotel di Peschiera del Garda (VR), dove non solo avremo capienti sale a nostra disposizione ma si potrà comodamente pernottare e mangiare in loco, e godersi momenti di pausa negli ampi spazi dell’hotel, dal bar alla fantastica piscina/spa.

Ci siamo accorti, infatti, che oltre agli eventi letterari, scientifici e fantascientifici, ai workshop, alle conferenze, agli ospiti e alle sessioni di gioco, per molti partecipanti la SFU è soprattutto un’occasione per ritrovare tanti amici tutti insieme e passare un weekend in allegra compagnia nelle ampie aree di ritrovo del Parc Hotel. E questo ci fa felicissimi! Volevamo proprio creare un momento di ritrovo fra appassionati che fosse fruibile comodamente da tutti, senza pellegrinaggi continui per i pasti, accessibile e divertente anche per chi magari vuole portare la famiglia, e da come avete risposto fin qui ci sembra che ci stiamo muovendo nella direzione giusta.

Se volete saperne di più, e magari cominciare a prenotare le camere (quelle più vicine si esauriscono in fretta), trovate tutti i dettagli sul sito della Sci-Fi Universe: Scifiuniverse.it (per gli amici, la Sciallacon).

Potete inoltre seguire gli annunci sui canali social della SFU: Instagram (@scifiuniverseit), Mastodon (@mastodon.uno@SciFiUniverseIt), Facebook (@scifiuniverseit), YouTube (@SciFiUniverseIT), TikTok (@scifiuniverseit), WhatsApp (canale), Telegram (t.me/scifiuniverse) e mail (info@scifiuniverse.it).

Sci-Fi Universe, 18-19 gennaio 2025: scienza e fantascienza insieme per divertimento e conoscenza, con Luca Perri, Tony Amendola e tanti altri ospiti

Dopo il successo e il divertimento dell’edizione sperimentale di gennaio scorso, torna Sci-Fi Universe (per gli amici “la Sciallacon”), un weekend di conferenze di scienza e fantascienza, con ospiti come Luca Perri e Tony Amendola (Stargate), osservazioni astronomiche e solari (meteo permettendo) e workshop dedicati a fotografia, doppiaggio, podcasting, realtà virtuale e tanto altro ancora.

L’evento è organizzato dallo Stargate Fanclub Italia e io ho il piacere di esserne co-organizzatore, co-conduttore e docente di alcuni workshop e conferenze (per questa edizione, mi occuperò di podcasting e multiverso scientifico e fantascientifico).

Il raduno si tiene al Parc Hotel di Peschiera del Garda (con piscina, palestra, spa e spazi di gioco e intrattenimento per tutta la famiglia), il 18 e 19 gennaio 2025, con un prequel a sorpresa per chi arriva già di venerdì durante l’allestimento. Inoltre durante la convention ci sarà il compleanno della Dama del Maniero, per cui faremo anche un festeggiamento speciale per lei, con alcune cose mai viste e irripetibili.

L’ingresso standard costa 35 euro e vale per entrambi i giorni; ragazzi e ragazze dai 12 ai 17 anni e portatori di handicap entrano con 15 euro; chi ha meno di 11 anni o accompagna portatori di handicap entra gratis.

Se siete interessati a partecipare, la scheda d’iscrizione è qui e il programma completo è qui. Consiglio di non rinviare la prenotazione, perché i posti disponibili sono quasi esauriti. Le ultime notizie e le chicche della SFU vengono pubblicate non solo sul sito dell’evento (scifiuniverse.it) ma anche sui social network: Facebook, X/Twitter, YouTube, Instagram, TikTok e Mastodon.

Questi i club e le associazioni presenti: Stargate Fanclub Italia, Deep Space One, Moonbase ’99, S.T.E.I. Stazione Eco-Interstellare, Star Trek Torino, CICAP, ASIMOF, Doctor Who Italian Fan Club, Starfleet Section 31 Italy Department, Steampunk Nord-Est. Il media partner è FantascientifiCast.

Ospiti e relatori: l’attore Tony Amendola, l’astrofisico Luca Perri, il fisico e astrofisico Simone Jovenitti, l’esperto musicale Claudio Sonego, il traduttore e interprete specializzato in videogiochi Samuele Voltan, la docente di inglese Aurora Fumagalli (laureata in Lettere Moderne con tesi triennale su Star Trek), il giornalista e saggista Cesare Cioni, la consulente editoriale e traduttrice Chiara Codecà, l’ingegnere Dario Kubler (esperto di costruzione di componenti satellitari e di modelli spaziali ultrafedeli).

Workshop ed experience: Meet & Greet con Tony Amendola (che parla italiano), Stampa 3D a cura di GEALab.net, osservazione del Sole in sicurezza con gli esperti di Physical.pub, scrittura con Ida Daneri (docente di scrittura creativa), fotografia per smartphone con Andrea Tedeschi, podcasting con il sottoscritto, doppiaggio con Luca Gatta, scherma con spade laser a cura di GLSabers e Tortellino Laser ASD, prova della realtà virtuale, volo spaziale con Davide Formenti, ginnastica Klingon con Elena Albertini, e altro ancora.

Ci vediamo lì!

Ci vediamo a Segrate oggi alle 18 per parlare di alieni?

Come preannunciato, oggi alle 18 sarò a Segrate, all’Auditorium Centro Verdi, per parlare di ricerca della vita extraterrestre (quella seria) nell‘ambito del Mese dello Spazio, che è una serie di conferenze, laboratori, cineforum e concerti dedicati al fascino dell’Universo, realizzata grazie al supporto del Comune e della Biblioteca di Segrate.

Fra gli ospiti, nelle varie giornate, ci sono Massimo Polidoro, Luca Perri (che sarà ospite della convention Sci-Fi Universe che co-organizzo a gennaio 2025), Giulio Magli, Giulia Malighetti, Luna Rampinelli, Aniello Mennella, Sonia Spinello, Eugenia Canale e Manuel Consigli. Il programma completo è qui su Physical.pub; i dettagli della mia serata di oggi sono qui.

Tutti gli incontri sono gratuiti e ad accesso libero, fino ad esaurimento dei posti; chi ha piacere può lasciare una donazione a Physical Pub. Ove possibile vi saranno firmacopie e gadget astronomici. Io porterò qualche copia di Carrying the Fire – Il mio viaggio verso la Luna (la traduzione italiana dell’autobiografia dell’astronauta lunare Michael Collins).

Ci vediamo a Segrate per il Mese dello Spazio il 23 novembre?

Anche quest’anno Physical Pub organizza il Mese dello Spazio: una serie di conferenze, laboratori, cineforum e concerti dedicati al fascino dell’Universo, con nomi come Massimo Polidoro, Luca Perri, Giulio Magli, Giulia Malighetti, Luna Rampinelli, Aniello Mennella, Sonia Spinello, Eugenia Canale e Manuel Consigli, realizzata grazie al supporto del Comune e della Biblioteca di Segrate.

Il 23 novembre alle 18, all’Auditorium Centro Verdi, ci sarò anch’io, per parlare di ricerca della vita extraterrestre (quella seria, non quella dei fufologi).

Trovate il programma completo qui su Physical.pub.

Tutti gli incontri sono gratuiti e ad accesso libero, fino ad esaurimento dei posti; chi ha piacere può lasciare una donazione a PhysicalPub. Ove possibile vi saranno firmacopie e gadget astronomici. Io porterò qualche copia di Carrying the Fire – Il mio viaggio verso la Luna (la traduzione italiana dell’autobiografia dell’astronauta lunare Michael Collins).

Scoperto un pianeta intorno alla stella singola più vicina al nostro Sole

L’ESO (European Southern Observatory) ha reso pubblica poco fa la scoperta di un pianeta orbitante intorno alla Stella di Barnard, una nana rossa situata a meno di sei anni luce dalla Terra, che è la stella singola più vicina a noi (le tre stelle che compongono il sistema di alpha Centauri sono ancora più vicine, ma sono appunto un sistema triplo). Ci sono inoltre indizi di altri tre possibili esopianeti in orbita intorno alla Stella di Barnard.

L’esopianeta appena annunciato ha una massa almeno pari a metà di quella di Venere e la sua orbita dura poco più di tre giorni terrestri. È uno dei più piccoli esopianeti mai trovati.

Illustrazione artistica dell’esopianeta Barnard B. Credit: ESO/M. Kornmesser.

La scoperta è stata presentata nel paper scientifico “A sub-Earth-mass planet orbiting Barnard’s star” che verrà pubblicato su Astronomy & Astrophysics (https://www.aanda.org/10.1051/0004-6361/202451311).

Grazie alla sua relativa vicinanza, la Stella di Barnard è un obiettivo primario nella ricerca di esopianeti simili alla Terra. Nel 2018 era stato annunciato un possibile rilevamento, ma finora non erano mai giunte conferme.

Illustrazione delle distanze relative fra le stelle più vicine e il Sole. Le dimensioni delle stelle non sono in scala rispetto alle distanze. Credit: IEEC/Science-Wave – Guillem Ramisa.

L’annuncio è il risultato di osservazioni compiute nel corso degli ultimi cinque anni usando il telescopio VLT dell’ESO, situato all’osservatorio del Paranal in Cile. “Anche se ci è voluto molto tempo, siamo sempre stati fiduciosi di poter trovare qualcosa” ha dichiarato Jonay González Hernández, ricercatore presso l’Instituto de Astrofísica de Canarias in Spagna, autore principale del paper. La sua équipe si è dedicata alla ricerca di segnali della presenza di esopianeti nella cosiddetta zona abitabile o zona temperata della Stella di Barnard, ossia la gamma di distanze alle quali può esserci acqua liquida sulla superficie di un eventuale pianeta.

Il cerchio rosso indica la posizione della Stella di Barnard (non visibile a occhio nudo) nella costellazione dell’Ofiuco rispetto alla maggior parte delle stelle visibili a occhio nudo in una notte buia e serena. Credit: ESO, IAU e Sky & Telescope.

Le nane rosse, come la Stella di Barnard, sono fra i bersagli preferiti degli astronomi perché è più facile rilevare la presenza di un pianeta roccioso di massa modesta intorno a una nana rossa che intorno a una stella più grande, simile per esempio al Sole. Questa maggiore facilità è dettata da due motivi:

  • la zona temperata di una nana rossa è molto più vicina alla stella rispetto a quella di una stella come il Sole e quindi eventuali pianeti che dovessero orbitare nella zona temperata avrebbero un periodo orbitale breve, che consentirebbe agli astronomi di osservarli nel corso di giorni o settimane anziché anni;
  • le nane rosse, avendo una massa molto minore di quella del Sole, sono maggiormente disturbate dall’attrazione gravitazionale dei loro eventuali pianeti e quindi hanno un’oscillazione più grande e più facilmente rilevabile.
Questa immagine composita, realizzata unendo tre foto, mostra In azzurro, in rosso e in giallo le diverse posizioni della Stella di Barnard rispetto alle stelle sullo sfondo. Questa stella ha il più grande moto proprio (spostamento apparente sulla volta celeste) in assoluto. Credit: ESO/Digitized Sky Survey 2/Davide De Martin E — Red Dots.

L‘esopianeta appena scoperto è stato chiamato Barnard b secondo la consuetudine che prevede che i pianeti prendano il nome della loro stella seguito da una lettera in ordine di scoperta, partendo dalla B.

Barnard b sta venti volte più vicino alla propria stella rispetto alla distanza Mercurio-Sole, orbita in 3,15 giorni terrestri e ha una temperatura alla superficie di circa 125 °C, perché è al di fuori della zona temperata nonostante la sua stella abbia una temperatura inferiore di circa 2500 gradi rispetto a quella del Sole.

I ricercatori hanno usato ESPRESSO, uno strumento in grado di rilevare le minutissime oscillazioni di una stella causate dall’attrazione gravitazionale di eventuali pianeti orbitanti. I dati ottenuti con questo strumento sono stati confermati da quelli di altri strumenti altrettanto dedicati alla ricerca di esopianeti, come HARPS all‘osservatorio di La Silla dell’ESO, HARPS-N e CARMENES. I nuovi dati non confermano invece l’esistenza dell’esopianeta segnalato nel 2018. 

Questa animazione mostra una tecnica usata dagli astronomi per trovare gli esopianeti: il metodo della velocità radiale. Vengono impiegati spettrografi estremamente precisi, come quello dello strumento HARPS citato nell’articolo. L’attrazione gravitazionale del pianeta fa oscillare lievemente la sua stella nel corso dell‘orbita, e questo piccolissimo spostamento radiale fa traslare lievemente lo spettro della stella grazie all’effetto Doppler. Strumenti come HARPS sono in grado di rilevare questa finissima traslazione, dalla quale si possono dedurre i dettagli della massa e dell’orbita di un pianeta. Credit: ESO/L. Calçada.

Ci sono inoltre indizi della presenza di altri tre esopianeti in orbita intorno alla Stella di Barnard, ma sono necessarie ulteriori osservazioni per averne conferma. Anche così, nota Alejandro Suárez Mascareño, altro ricercatore presso l’Instituto de Astrofísica de Canarias e coautore della ricerca, “la scoperta di questo pianeta, insieme a scoperte precedenti come Proxima b e d, dimostra che i nostri dintorni cosmici sono pieni di pianeti di piccola massa.”

L’Extremely Large Telescope (ELT) dell’ESO, attualmente in costruzione, e in particolare il suo strumento ANDES consentiranno ai ricercatori di trovare altri pianeti rocciosi e piccoli come questo che orbitano nella zona temperata intorno alle loro stelle e permetteranno di studiare la composizione delle loro atmosfere.

Informazioni e illustrazioni tratte dal comunicato stampa dell’ESO dell’1/10/2024.


Se hai apprezzato questo articolo, puoi farmelo sapere concretamente facendo una piccola donazione libera, con PayPal o con una qualsiasi carta di credito.

Grazie!