Ultimo aggiornamento: 2024/11/04 20:25.
Domattina alle 9 andrà in onda una nuova puntata in diretta di Niente Panico, il programma che conduco insieme a Rosy Nervi sulla Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera. La trasmissione sarà ascoltabile in streaming in diretta su https://www.rsi.ch/audio/rete-tre/live/ e riascoltabile qui https://www.rsi.ch/rete-tre/programmi/intrattenimento/serotonina oppure nell’embed che aggiungerò qui sotto non appena sarà disponibile la registrazione.
Aggiungerò qui anche i link alle fonti degli argomenti di cui parleremo nella puntata.
2024/11/04. Ecco la registrazione scaricabile. Qui sotto trovate l’embed della puntata. La raccolta completa delle puntate è presso attivissimo.me/np.
I temi della puntata
L’account Instagram della settimana: @complots.faciles, che prende in giro il cospirazionismo con post dedicati per esempio alla teoria che i dinosauri di plastica sono fatti con i resti dei dinosauri veri, che l’ombra rettilinea della mezza Luna dimostra che la Luna è piatta, che l’Urlo di Munch doveva raffigurare un cane con le orecchie lunghe ma è stato frainteso e Munch si è dovuto adeguare, che il continente americano visto girato a 90° è una papera e non può essere un caso, e che le “scie chimiche” interrotte sono legate al mitico La Linea di Osvaldo Cavandoli.
La bufala della settimana: Le “scie chimiche”, visto che il cantante Miguel Bosè ha affermato, in un post su Instagram delirante, che il disastro dell’alluvione a Valencia è legato “all’ingegneria climatica delle scie chimiche sfuggita di mano” (ANSA; Open). Sono arrivate in diretta le chiamate degli sciachimisti convinti che il complotto sia reale e indignati perché non abbiamo concesso “il contraddittorio” (come se ci fosse da mettere in discussione la chimica di base o quella dell’atmosfera). Il post di Bosè si è preso oltre 50.000 like ed è stato etichettato da Instagram come “Informazioni false”. Ricordo che per i dettagli e i fatti tecnici esiste il mio blog/libro La bufala delle “scie chimiche”.
La donna dimenticata dalla scienza: Jocelyn Bell Burnell, la scopritrice delle pulsar.
L’AIntervista impossibile: La Bella Otero, nata il 4 novembre 1868. Stavolta ho usato Claude di Anthropic (versione gratuita) al posto del consueto ChatGPT. Il mio prompt: “Trova una biografia de La Bella Otero e crea un’intervista fatta a lei, come se fosse un fantasma capace di comunicare dall’oltretomba, con tre domande e tre risposte, citando il più possibile i dettagli e gli aspetti salienti della sua vita professionale e affettiva. Scrivi in tutto almeno 400 parole”.
Il testo generato da Claude, pari pari, e letto dalla voce sintetica Iris di Elevenlabs senza alcuna indicazione manuale dell’intonazione da dare:
Intervistatrice: Madame Otero, lei ha conosciuto l’amore più elevato e quello più basso. Quale lezione ne ha tratto?
La Bella Otero: [con un sorriso malinconico] L’amore, ma quale amore? Quello che ho conosciuto da bambina mi ha insegnato la crudeltà degli uomini. Quello che ho vissuto da adulta mi ha mostrato la loro debolezza. Ho avuto re e principi ai miei piedi, ma non ho mai permesso a nessuno di possedere veramente il mio cuore. La vera lezione? Ho imparato che il potere più grande è quello di non dipendere dall’amore di nessuno. Ho trasformato il dolore in arte e l’arte in potere.
Intervistatrice: Lei ha guadagnato e perso fortune immense. Si è mai pentita della sua passione per il gioco?
La Bella Otero: [ridendo sonoramente] Il gioco d’azzardo era la mia vendetta contro il denaro! Ho visto milioni passare tra le mie mani come acqua. Ma sa qual è la verità? Quello che ho perso al casinò l’ho guadagnato facendo ciò che volevo. La vera sconfitta sarebbe stata conservare quei soldi vivendo nella paura di perderli. Ho vissuto ogni momento con intensità, proprio come ballavo: con passione sfrenata. La fortuna è come un amante: se cerchi di controllarla, ti sfugge.
Intervistatrice: Guardando indietro alla sua vita, cosa direbbe alla piccola Carolina di Valga?
La Bella Otero: [con voce commossa] Le direi che quella violenza subita non definirà la sua vita. Le direi che trasformerà il suo dolore in una forza che stupirà il mondo. Che un giorno farà tremare i palcoscenici di Parigi, che re e imperatori si contenderanno un suo sguardo. Ma soprattutto le direi che la vera vittoria non sta nei gioielli che indosserà o nel denaro che guadagnerà, ma nella libertà che conquisterà. Io non sono mai stata di nessuno se non di me stessa. Questa è stata la mia più grande conquista, molto più preziosa di tutti i diamanti che ho posseduto.