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Luglio 1969: dalla Terra alla Luna (nona parte)

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E’ il giorno del rientro sulla Terra per i tre astronauti ormai entrati nella storia: Neil Armstrong, Edwin “Buzz” Aldrin e Michael Collins. A causa dell’arrivo del tifone “Claudia”, il punto di ammaraggio dell’Apollo 11 nell’Oceano Pacifico è stato spostato, la sera precedente, di circa 450 km; lì ci sarà ad attenderli la portaerei Hornet per il recupero dei tre astronauti e dell prezioso materiale lunare raccolto.

24 luglio, giovedì

Ore 01:04 italiane. Viene effettuata l’ultima trasmissione televisiva a colori dallo spazio, che dura dodici minuti. Durante il collegamento i tre astronauti tirano le somme sul significato del volo di Apollo 11, poi inquadrano la Terra in avvicinamento. Armstrong, Collins e Aldrin si trovano a 170.000 km dal nostro pianeta.

Il giorno del rientro di Apollo 11 sulla Terra nelle prime pagine de “La Stampa” e “Il Resto del Carlino” (dalla collezione personale di Gianluca Atti).

Ore 15:30 italiane. Dopo aver riposato e consumato l’ultimo pranzo nello spazio, i tre astronauti si preparano per le ultime delicate fasi del fantastico volo.

Ore 18:21 italiane. Il modulo di comando si distacca dal modulo di servizio e compie la manovra per assumere la posizione di rientro nell’atmosfera terrestre. Il veicolo ora è capovolto, in modo da presentare in avanti la base piatta protetta dallo scudo termico.

Nella rappresentazione artistica della NASA il modulo di comando si distacca dal modulo di servizio, abbandonandolo nello spazio.

Ore 18:35 italiane. La navicella, tutto ciò che rimane dell’immensa struttura lanciata da Cape Kennedy il 16 luglio, a un’altitudine di 120 km inizia il rientro nell’atmosfera. L’ingresso nel “corridoio di rientro” deve avvenire esattamente in un dato punto, con un determinato assetto ed un preciso angolo di discesa. Giungendo con un angolo più ampio del previsto, il veicolo non resisterebbe alle intensissime forze aereodinamiche che lo contrastano e finirebbe con il disintegrarsi. Arrivando con un angolo di discesa minore, potrebbe rimbalzare sugli strati esterni dell’atmosfera e trovarsi respinto nello spazio. Ha inizio il periodo di silenzio radio, il cosiddetto “blackout”, causato dal fatto che la capsula comprime violentemente, e quindi surriscalda, l’aria davanti al proprio fondo quasi piatto; questo calore intensissimo ionizza l’atmosfera intorno al veicolo, creando una barriera per le onde radio.

Raffigurazione artistica della NASA del rientro della capsula Apollo 11 nell’atmosfera terrestre.

Ore 18:44 italiane. Terminato il silenzio radio e ripristinati i collegamenti tra il veicolo spaziale e la base a terra, si dispiegano i primi paracadute ausiliari, utili per iniziare la frenata della navicella verso l’Oceano.

Ore 18:45 italiane. Si aprono i paracadute principali.

Ore 18:50 italiane. Apollo 11 ammara nell’Oceano Pacifico, a 24 km dalla portaerei Hornet, ammiraglia delle forze di recupero. La prima missione umana con esplorazione del suolo lunare è durata complessivamente 195 ore, 18 minuti e 35 secondi.

I tre astronauti a bordo del canotto poco dopo l’ammaraggio con indosso la tuta anticontaminazione. Accanto a loro il veicolo che li ha portati nello straordinario viaggio Terra-Luna-Terra (foto AP11-S69-21698).

Ore 20:12 italiane. Armstrong, Collins e Aldrin giungono a bordo della Hornet dopo aver indossato le speciali tute d’isolamento biologico. Ad attenderli sulla portaerei c’è il Presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon.

Foto AP11-S69-21365.

Per i tre astronauti di Apollo 11 ha inizio un periodo di quarantena voluta per evitare eventuali pericoli di contaminazione da parte di germi lunari. Torneranno liberi alle 04:04 dell’11 agosto 1969, lunedì.

Il giusto tributo all’impresa lunare dei tre astronauti americani di Apollo 11 sui principali quotidiani italiani (dalla collezione personale di Gianluca Atti).
Le copertine e gli inserti dei settimanali Epoca e L’Europeo usciti nelle edicole nei giorni successivi al ritorno a Terra di Armstrong, Collins e Aldrin (dalla collezione personale di Gianluca Atti).

(Fine)