Sto chiudendo la contabilità del 2024 e mi serve una copia delle fatture mensili che OpenAI ha emesso per il periodo in cui ho avuto un account a pagamento (ora sono passato alla versione gratuita perché l’uso che facevo di ChatGPT era troppo limitato per giustificare la ventina di dollari mensili della versione a pagamento).
Secondo buon senso, dovrebbe bastarmi fare login nel mio account OpenAI, andare alla cronologia delle fatture, elencarle e stamparle (la Dama del Maniero, che gestisce la nostra contabilità, ne vuole una copia cartacea per riordinarla e controllarla più efficacemente).
Ci trovo il deserto.

Mi coglie l’infelice idea di mettere alla prova ChatGPT e chiedergli aiuto.

Seguo le sue istruzioni, correggendole perché sono sbagliate: l’icona del profilo è nell’angolo in alto e a destra, non in basso a sinistra. Pazienza, dai.
Ma nelle mie impostazioni (https://chatgpt.com/#settings) non c’è la voce di fatturazione (probabilmente perché ho convertito l’account a pagamento in uno gratuito).

Faccio notare questa cosa a ChatGPT, che mi risponde come segue:

Vado al link che mi consiglia al primo punto: anche qui, il deserto.

Il secondo punto fa notare che se ora ho un account gratuito la sezione Billing (fatturazione) non ci sarà. Grazie, adesso te ne accorgi e me lo dici?
Provo a spiegargli meglio la situazione, e ChatGPT mi propone altre soluzioni:

Ma anche stavolta i suggerimenti di chatGPT sono inutili e fuorvianti, e persino l’invito a contattare il supporto tecnico è sbagliato, perché non c’è nessuna opzione di invio messaggi nell’Help Center di OpenAI. Glielo faccio notare.

Alla fine seguo invece le istruzioni presenti nelle FAQ di OpenAI (cosa che avrei dovuto fare sin da subito) e mando una mail all’indirizzo del supporto clienti (ar chiocciola openai.com).
Nel giro di sette minuti mi arriva la risposta, che dallo stile sembra anch’essa generata dall’intelligenza artificiale ma se non altro fornisce le info che mi servivano.

In realtà mi arriva anche una seconda mail, che però contiene tutti i link scombinati (quello che dovrebbe portare alla fattura di gennaio 2024 in realtà porta alla fattura di gennaio 2025, e così via), ma pazienza.
Se ChatGPT non sa rispondere correttamente neppure a domande che riguardano OpenAI, con che faccia tosta ci viene proposto di usarlo come assistente per le questioni delicate di lavoro?
Morale della storia: se incontrate un IA che fa da “helpdesk” per un sito, probabilmente perdete meno tempo a usare la vostra intelligenza per cercare direttamente quello che vi serve nelle pagine di assistenza del sito. E se siete un’azienda che sta pensando di mettere una IA al posto dell’assistenza clienti, pensateci bene: rischiate di spendere soldi per installare sul vostro sito un maggiordomo inetto e irritante che fa solo spazientire i vostri clienti.
Ci sono delle ottime applicazioni dell’intelligenza artificiale che funzionano benissimo. Questa non è una di quelle.