(Risposta tratta da questo post del 2021 su Disinformatico.info e successivamente ampliata e aggiornata. Ultimo aggiornamento: 2024/11/03)
Ricevo spessissimo richieste di aiuto da persone che hanno fatto acquisti da privati o negozi che hanno trovato online, ne sono stati raggirati e mi chiedono aiuto informatico per rintracciarli e farsi ridare il maltolto. Questa è la mia risposta standard. Perdonate la schiettezza.
Buongiorno,
Mi dispiace di quello che le è successo e chiedo scusa se posso sembrare cinico, ma consiglio di lasciar perdere.
Lei è stato truffato e c’è ben poco che possa fare per riavere i suoi soldi. Se il servizio di pagamento online che ha usato non è disposto a contestare l’addebito e rimborsare, le sue probabilità di poter riavere i soldi sono praticamente nulle.
I dati personali che le ha dato il truffatore sono quasi sicuramente falsi. Il numero di telefono e l’eventuale conto bancario sono probabilmente intestati a un prestanome. Rintracciare il truffatore è quindi sostanzialmente impossibile senza un costoso investigatore privato o un’azione di polizia; io, come informatico, non posso fare nulla nel suo caso.
Anche se si dovesse riuscire a rintracciarlo, poi che si fa? È un criminale. Affrontarlo di persona sarebbe estremamente pericoloso. Vale la pena di rischiare?
Si potrebbe segnalare il truffatore alla piattaforma che lo ospita, ma non servirebbe a nulla: si tratta di un professionista, cambierà identità e numero di telefono in cinque minuti e ricomincerà da capo con un nuovo account.
La polizia interviene raramente in casi come questi perché il costo ai contribuenti di un’indagine di questo tipo (oltretutto probabilmente infruttuosa) sarebbe largamente superiore all’importo sottratto ed è estremamente improbabile che la polizia abbia il tempo e le risorse da dedicare al suo caso (uno di tantissimi), e anche se lo facesse le probabilità di riavere i suoi soldi sono scarsissime. Se vuole può sporgere denuncia o fare una segnalazione utile ai fini statistici. Andare da un avvocato per promuovere un’azione legale sarebbe molto più costoso della somma che le è stata tolta.
Qualunque comunicazione con il truffatore è una perdita di tempo. Inviargli altro denaro, per qualunque motivo (“spese doganali” o altro), significa perderlo. Sperare che il truffatore sia onesto e spedisca la merce se lo si intimidisce minacciando azioni legali è inutile. Si tratta di professionisti della truffa, che sanno bene come operare, non si fanno spaventare dalle minacce legali e non hanno pietà o rimorso.
Posso solo ricordare che da sempre sconsiglio di comperare cose da sconosciuti, specialmente per importi che non ci si può permettere il rischio di perdere e soprattutto quando si può acquistare lo stesso prodotto nei negozi normali in territorio nazionale, con tutte le garanzie che questo offre. Raccomando maggiore prudenza in futuro.
Cordiali saluti
Paolo Attivissimo